Torna la Carovana della pace
La
Carovana della Pace, nata nel 2000 su iniziativa degli Istituti Missionari Comboniani, con il 2008 è alla sua quinta edizione. È un
processo di animazione missionaria e sensibilizzazione
sociale.
Parte
il 25 settembre con tre diversi itinerari: nord, centro e sud Italia. Tanti
testimoni, 35 le città che verranno toccate, 3 i temi
che accompagneranno queste 3 carovane nel loro percorso: immigrazione, armi,
acqua.
Le tappe del Sud:
24/09 - Cavallino (LE)
24/09
- Alessano (LE)
24/09
- Parabita (LE)
25/09
- Novoli (LE)
25/09 - Campo Rom Panareo (LE)
26/09
- Cisternino (BR)
26/09
- Mesagne (BR)
27/09 - Napoli
27/09
- Cimitile (NA)
28/09 - Caserta
29/09 - Laurìa
(PZ)
29/09 - Cosenza
30/09
- Locride (RC)
01/10 - Reggio Calabria
02/10 - Agrigento
02/10 - Palermo
03/10 - Palermo
Il
cammino delle carovane è iniziato un anno fa, a Cimitile,
quando si sono mossi i primi passi per definire i percorsi ed i temi. La
Carovana si è caricata di significato date le forti tensioni sociali contro gli
stranieri nel nostro paesi e le contestate scelte
politiche del governo Berlusconi introdotte con il
pacchetto sicurezza. Uno dei 3 temi cardine delle carovane è proprio quello
dell’immigrazione: le carovane chiedono di dialogare sul tema per cercare di
risolvere i problemi che causano l’immigrazione senza ledere i diritti di chi è
costretto ad abbandonare la propria terra. Gli altri temi proposti dalle
carovane sono la privatizzazione dell’acqua e la
campagna tanto cara a Nigrizia delle Banche armate.
Liberare la parola è lo slogan scelto per questa edizione della
carovana. Liberare la Parola significa
permettere a tutti di esprimersi, recuperare la bellezza e il senso del
comunicare, far fluire la parola-progetto, assumersi la responsabilità anche di
denunciare. Ma liberare
la Parola significa - soprattutto per i cristiani - saper di nuovo
ascoltare e diffondere lo scandalo della Buona Notizia del Vangelo.
Si
rivolge trasversalmente alla società civile e responsabile, alle chiese locali,
alle amministrazioni e alle istituzioni. Nel 2008 la Carovana Missionaria della
Pace, vede il sostegno e l'adesione di vari Istituti Missionari (Consolata,
PIME, Salesiani, Comboniani) e il coinvolgimento di
molti Centri Missionari Diocesani.
Raramente
l’umanità è passata attraverso un momento così drammatico. Oggi dobbiamo
scegliere tra vita e morte: è in ballo il futuro stesso del pianeta. Vivere
questo momento non è facile, come non è stato facile per i discepoli di Gesù
vivere il dramma della crocifissione del loro Maestro, il crollo di tutto, ma
soprattutto di quel Sogno: “ Speravamo che fosse Lui a liberare Israele…”E’ un
mondo a pezzi il nostro a livello mondiale, ma lo è anche a livello locale, qui
nella nostra Italia.
Ecco
quanto ha affermato nel mezzo di questa estate, il 16
luglio, il Papa Benedetto XVI: 'Riguardo
al diritto all'acqua, si deve sottolineare anche che si tratta di un diritto
che ha un proprio fondamento nella dignità umana. Da questa prospettiva bisogna
esaminare attentamente gli atteggiamenti di coloro che
considerano e trattano l'acqua unicamente come bene economico'.
Quand'è
che i nostri vescovi ne trarranno le dovute conseguenze per il nostro paese e
coinvolgeranno tutte le parrocchie in un grande
movimento in difesa dell'acqua?
Viviamo
in un Sud sempre più impoverito e abbandonato a se stesso, non serve più
neanche come mano d’opera a basso prezzo, dove i nuovi poveri diventano sempre
più visibili.
Viviamo
in una Europa “ fortezza” che respinge e rifiuta tanti
nostri fratelli africani: sono tre-quattro mila i
morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.
In
un momento così difficile non ci resta, come discepoli di Gesù, che ri-metterci
per strada, riprendere il cammino, non per fuggire dopo la “tragedia” come i
discepoli di Emmaus, ma per
leggere insieme la realtà che ci circonda alla luce della Parola di Dio, “a due
a due”, in piccoli gruppi o piccole comunità, “conversando di tutto ciò che è
accaduto “. Quando parliamo, conversiamo con altri fratelli e sorelle sentiamo che LUI è presente, è Vivo, è Risorto. Ci
rincuoriamo, riprendiamo la strada perché Lui c’è e cammina con noi.
E’
un cammino con i nuovi emarginati: i poveri, i disoccupati, gli immigrati, i rom, i carcerati, le prostitute.
fonte: Nigrizia
Per informazioni: http://www.carovanadellapace.it/ e.mail: [email protected]