Fra e-mail private e del gruppo Erasmo, + facebook su due pagine diverse… non credo di essere stato abbastanza bravo a coordinare la riunione, che però c’è stata ed è andata bene. Abbiamo rischiato anche un intervento di Agostino, che poi non è arrivato. Forse qualcuno ha ricevuto l’invito iniziale ma non le copie degli interventi che arrivavano. Cercheremo di migliorare, e intanto vi invito a proporre altri argomenti per il mese di febbraio (puntiamo ad una riunione ogni mese).

Provo a riepilogare, riprendendo i nostri interventi, che comunque sono tutti a disposizione più avanti, in ordine di arrivo (ho corretto qua e là qualche errore, ma ne sono rimasti altri, non vi preoccupate, sono dovuti alla fretta, è normale).

Raggruppo a parte i vari link indicati e, se non avete qualcosa in contrario, da questa discussione vorrei trarre un articolo per il prossimo numero del bollettino del beato Domenico Lentini. Devo confessare che non ho avuto il tempo di vedere tutti i link, ho visto solo le prime parti del video proposto da Gennaro e mi sembra buono, di qualche altra cosa sapevo già un po’.

È stato bello, più faticoso ma più meditato, discutere da lontano, proviamo a continuare.

 

 

CIRCOLO ERASMO: RIUNIONE VIRTUALE  SUI FATTI DI ROSARNO

 

riepilogo

 

Il 15 gennaio, mentre stavo ancora pensando come organizzare una riunione virtuale, come avevamo detto all’incontro di Natale, è arrivata la prima e-mail di Anna Chiara, che proponeva di discutere dei fatti di Rosarno. Prendendo l’occasione al volo, abbiamo iniziato. Cerco di fare un collage delle cose più significative, naturalmente dal mio punto di vista (ma questo è inevitabile, e comunque avete a disposizione tutti gli interventi).

L’argomento, diceva Anna Chiara, non riguarda la nostra regione ma sicuramente la nostra metà d'Italia nonchè, diciamo, una cara vicina della nostra terra: la Calabria, e ricordava che con questo paese, tra l'altro, il liceo classico ha instaurato una sorta di gemellaggio qualche anno fa, con incontri fra studenti e con la partecipazione di un generale in pensione che cerca di favorire e organizzare la lotta alla ‘ndrangheta. Rossana ricorda che sarebbero dovuti andare a Rosarno in seguito a un gemellaggio tra scuole il 15 dicembre (il giorno del suo 18° compleanno) ma poi fu stabilito un altro giorno e andarono solo alcuni esponenti che avevano più attivamente preso parte al progetto sulla legalità. Ora per lei Rosarno vuole dire qualcosa di più: una situazione di tensione che ha portato ad una brutta fine, e sottolinea più la difficoltà dell’integrazione che la parola razzismo, mettendo in rilievo innanzitutto gli errori dei rosarnesi ma anche quelli dei negri (o neri).

Intanto Raffaella e Federica erano intervenute parlando di violazione dei diritti umani, rabbia e angoscia, inciviltà, ignoranza, violenza, silenzio delle istituzioni. Un pensiero: quella gente scappa da situazioni di miseria, guerra, oppressione, per trovarsi in queste situazioni nella nostra 'civilissima' Italia! Ulderico Pesce parla da tempo di nuovi schiavi, considerazione ripresa anche da me (Francesco) (ripercorrendo la storia, forse si deve concludere che la schiavitù non è mai finita, ha solo cambiato pelle). Federica se la prende con il governo, sia di destra che di sinistra, che non è in grado di garantire l'uguaglianza.

Mariateresa mi pare che è stata la più diretta e completa. Definisce i fatti di Rosarno un caso di  pulizia etnica, cioè l’allontanamento di centinaia di persone di colore, prelevate senza il loro consenso, caricate su treni o pullman e diretti nei centri di Crotone e Bari, come se fossero dei pacchi postali, al sicuro dalle violenze o cacciati a forza, ad ogni modo lontano.

Molti, troppi, (anche noi? e la Chiesa? Il vangelo ha parole chiarissime sull’ospitalità verso lo straniero) fingono di non vedere e non sapere. I responsabili non sono gli immigrati bensì i datori di lavoro-sfruttatori, in un ambiente ostile, violento, marchiato dalla ‘ndrangheta.

È solamente la punta di un iceberg di dinamiche complesse nel nostro paese. Maroni ha garantito la legalità, come se schiavizzare i clandestini fosse lecito, meno grave della mancanza di un permesso di soggiorno. Con le leggi attuali colui che denuncia situazioni di sfruttamento, rischia l’espulsione e l’incriminazione per il “reato di clandestinità” se privo di permesso di soggiorno. Questo è il senso della Bossi-Fini e del sistema normativo che su di essa si è incentrato: produrre illegalità e disuguaglianza.

Gennaro ci ha fornito la documentazione video “Il tempo delle arance: immigrati e apartheid a Rosarno”, realizzato il 9 gennaio 2010, che merita di essere vista.

L’intervento di Eugenio, scritto dopo la visita del presidente Napolitano, sottolinea l'incapacità di prevenire gli incidenti e di capire e affrontare i fenomeni socio - economici di oggi. Se non ci riusciamo sarà impossibile evitare il ripetersi e l'aggravarsi di questi fenomeni. I fatti erano noti da tempo, ma è mancato un intervento concertato e condiviso, basato su linee guida meditate. Gli sforzi di qualcuno si sono rivelati insufficienti a far fronte al dramma di lavoratori "venuti dal nulla e scomparsi nel nulla". Eugenio ci invita poi a far qualcosa nel nostro “piccolo”: a Lauria qualcuno sa con esattezza quanti "stranieri" lavorano (badanti, operai edili, ecc. ecc)? Abbiamo informazioni sulla loro area di provenienza? Una risposta positiva a tali domande permetterebbe di coinvolgerli in qualche attività di gruppo per farli uscire dall'isolamento al quale sono a volte costretti. 

Anna Chiara ha concluso condannando la violenza, anche degli immigrati, ma sottolinea amaramente che già di Rosarno non si sente più parlare! sembra una questione sepolta, anzi addirittura risolta! e intanto i mandarini e le arance nella piana di Rosarno, marciscono, la popolazione è distrutta ... e il governo è assente ...

Raffaella, in extremis ci dice che Il Colpo della Strega (coll. femminista) aveva cercato di fare una sorta di "conteggio" delle badanti straniere a Lauria. Nonostante l’insuccesso, hanno visto che la maggioranza è polacca e che sono donne emarginate dalla collettività (si vedono in giro la domenica mattina su qualche panchina ai margini della villa comunale). Dopo la proposta di "mettere in regola" le badanti, quanti a Lauria l'hanno fatto? (Anche altri abbiamo provato a stabilire contatti, come l’Auser, le parrocchie e qualche altra associazione).

Il 3 febbraio Gennaro ha mandato copia di un dossier che chiarisce luoghi comuni sugli immigrati. L’ho già inoltrato ai membri del Circolo Erasmo su yahoogroups, chi non lo ha visto può chiedermelo.





 

 

PUNTI CHE ANDREBBERO APPROFONDITI:

 

-            Auspico ad un intervento dell'ONU

§         ???

-            "in medio stat virtus" pertanto se la verità è al centro gli errori sono stati commessi da entrambe le parti cioè sia nell'azione dei rosarnesi che nella reazione dei neri

§         sono contro la violenza, ma mi chiedo: la violenza di chi reagisce all’ingiustizia e a situazioni disumane è subito da condannare, dimenticando le cosiddette violenze “strutturali”, che non si vedono?

-            governo (sia di destra che di sinistra, sempre che questi termini abbiano ancora un senso oggi in parlamento!!)

§         è proprio vero che non c’è differenza tra destra e sinistra? (e comunque del buono di può essere da tutte le parti)


LINK

 

http://digilander.libero.it/lauria.pz/erasmo/documenti/erasmo%20informa.htm

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/io-clandestino-a-lampedusa/2104770

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/morire-nel-deserto/2119367/11

http://www.uldericopesce.com/petizione_NuoviSchiavi/petizione.asp

http://www.youtube.com/watch?v=mRY49ue5ZL0&feature=player_embedded




INTERVENTI ORIGINALI

 

Anna Chiara 15/1

Buon pomeriggio prof anzi buon pomeriggio a tutti coloro che leggeranno questa mail siccome siamo un circolo! =)

Avendo partecipato alla mini (perchè non eravamo proprio un gran numero!) riunione, mi sono già detta favorevole alla soluzione internettiana del circolo anche perchè quella fisica è abbastanza impossibile da realizzare!

Bene .... vorrei lanciare un argomento di discussione che non riguarda la nostra regione ma sicuramente la nostra metà d'Italia nonchè, diciamo, una cara vicina della nostra terra: la Calabria.  Vorrei sapere cosa ne pensate della grave situazione di Rosarno, paese tra l'altro, con il quale il liceo classico ha instaurato anche una sorta di gemellaggio quando frequentavo le superiori, e che già è stato al centro di altri scandali qualche mese fa per l'arresto di alcuni esponenti politici, che dicevano di combattere la mafia e che indagini approfondite hanno dimostrato navigare tranquillamente nelle sue acque ed usufruire dei suoi favori.

Rimando a dopo la mia opinione!
Saluti a tutti!

Francesco 17/1

STAVO ANCORA PENSANDO COME ORGANIZZARE LA DISCUSSIONE, QUANDO E' ARRIVATA QUESTA MAIL DI ANNA CHIARA, PER CUI... COMINCIAMO COSI'

VI RICORDO CHE POTETE LEGGERE UN PO' DI MINI-NOTIZIE SUL SITO DEL CIRCOLO:

http://digilander.libero.it/lauria.pz/erasmo/documenti/erasmo%20informa.htm

STIAMO PREPARANDO ALTRI INCONTRI, MA INTANTO COMINCIAMO

CIAO A TUTTI (VEDIAMO CHI RISPONDE, IO INOLTRERO' E METTERO' INSIEME TUTTO)

 

Raffaella 17/1

A mio avviso, è in atto una violazione dei diritti umani. Vedere quelle immagini al TG mi ha provocato uno "strano" senso di rabbia e angoscia e il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato: quella gente scappa da situazioni di miseria, guerra, oppressione, 'inciviltà' per trovarsi queste condizioni nuovamente proposte nella nostra 'civilissima' Italia..scandalo! Auspico ad un intervento dell'ONU e, nel frattempo, mi rattristo per l'ignoranza che signoreggia indisturbata nelle nostre terre, dove la violenza ha il viso di ragazzini (forse affiliati a clan poco leciti!) e il silenzio quello delle Istituzioni.
Un saluto a tutte/i,

Federica 18/1

Le notizie dei fatti di Rosarno mi hanno fatto ritornare alla mente uno spettacolo che Ulderico Pesce ha rappresentato a Roma lo scorso anno, intitolato "Il triangolo degli schiavi", nel quale metteva in luce la situazione di completo degrado e disperazione di questi "nuovi schiavi", perchè, effettivamente, considerate le loro condizioni di lavoro, non c'è altra definizione. Stavo per scrivere come in quello spettacolo Ulderico avesse  mostrato una grande lungimiranza, ma poi, riflettendo, ho cambiato idea: in realtà, non è stato Ulderico ad essere lungimirante, quanto piuttosto è la nostra società a non voler vedere situazioni palesi. Provo veramente indignazione e rabbia non soltanto per il singolo fatto di Rosarno, ma anche per tutti quelli che restano celati e per un governo (sia di destra che di sinistra, sempre che questi termini abbiano ancora un senso oggi in parlamento!!)che ormai da anni non è in grado di garantire l'uguaglianza. Rinvio, per chi fosse interessato, all'articolo di Fabrizio Gatti: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/io-clandestino-a-lampedusa/2104770, che ha svolto delle inchieste molto serie in merito a queste questioni, e al video: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/morire-nel-deserto/2119367/11 , di cui si è parlato anche ad Annozero giovedì scorso.
Rinvio anche alla pagina del sito di Ulderico Pesce: http://www.uldericopesce.com/petizione_NuoviSchiavi/petizione.asp
saluti a tutti

Rossana 19/1

cosa penso io di Rosarno????
in merito a questo ho innanzitutto un piccolo aneddoto da raccontarvi: come ricordava giustamente Anna Chiara nel II liceo, saremmo dovuti andare a fare un incontro a rosarno in seguito a un gemellaggio con delle scuole. fin qui niente di strano se non fosse che la data dell'incontro era il 15 dicembre cioè il giorno del mio 18 compleanno e quindi questo voleva dire che non avrei potuto festeggiarlo come volevo e avevo predestinato con tutti i miei compagni. alla fine tanta ansia per niente perchè fu stabilito un altro giorno e neanche tutte e due le classi andarono ma solo alcuni esponenti che avevano più attivamente preso parte al progetto che tra l'altro era sulla legalità. ho raccontato questo mio episodio personale giusto perche per me rosarno fino a poco tempo voleva dire questo: qualcosa che mi ha provocato tensione ma con lieto fine ma da qualche giorno a questa parte vuole dire qualcosa di più o forse di molto simile: una situazione di tensione che ha portato ad una brutta fine.
ed ecco che arriviamo agli episodi di cronaca dei nostri giorni in merito ai quali penso innanzitutto che i rosarnesi invece di colpire con un fucile ad aria compressa i neri dovrebbero colpire i mafiosi. detto questo la questione di rosarno è analizzabile sotto molteplici punti di vista: potremmo parlare della piaga del lavoro nero nelle aziende agricole o della piaga della 'ndragheta che, forse, ancora mette in ginocchio il territorio ma io vorrei puntare l'attensione su altro ovvero sul fatto che questo è semplicemente l'ennesimo episodio frutto della non integrazione come ce ne sono tanti in italia e nel mondo, purtroppo!!!cioè io vorrei slegare il discorso da quelle tematiche calde e se vogliamo aggravanti e denunciare come ancora ci sia tanta tensione nel rapporto con l'altro tanto da alla fine sfociare in tutto questo. ma questa è soltanto una costatazione amara se vogliamo ma non inquisitoria. rispetto i rosarnesi nel senso che io non mi sento di definirli e etichettarli come razzisti perchè cio che è successo è il risvolto forse inevitabile del clima di tensione accumulato per la non integrazione che per me non è sempre sinonimo di razzismo. questo in linea generale analizzando l'episodio di cronaca in e dunque il botta e risposta tra rosarnesi e neri: fucilate-soprusi alle vetrine e alle macchine penso che come al solito "in medio stat virtus" pertanto se la verità è al centro gli errori sono stati commessi da entrambe le parti cioè sia nell'azione dei rosarnesi che nella reazione dei neri.
non so se sono stata chiara nel dire ciò che penso il fatto è che avevo un sacco di cose da dire e non so se le ho dette al meglio cioè se ho dato giusta voce alle mie idee.
prof poi mi fate sapere l'opinione di Anna Chiara e le altre.
un saluto caro e affettuoso!!!
a presto!!!

Mariateresa 20/1

Non credo di essere eccessiva nel definire i fatti di Rosarno un caso di  pulizia etnica, intentendo il vero e proprio allontanamento di centinaia di persone di colore, prelevate senza il loro consenso, caricate su treni o pullman e diretti nei centri di Crotone e Bari, al sicuro dalle violenze o cacciati a forza, ad ogni modo lontano da Rosarno.

E' sicuramente uno scacco gravissimo per il nostro paese, che destatosi da un sonno profondo ha scoperto come per incanto che i migranti sono uomini, molto più uomini di tanti italiani vigliacchi.

Una ribellione non nuova che ha turbato improvvisamante i sogni di un paese distratto; ma "distratto" è probabilmente un eufemismo per descrivere una situazione in cui molti, forse troppi fingono di non vedere e non sapere.

La terza ribellione in Italia dopo quella di Castel Volturno, in Campania, nel settembre del 2008, e quella successiva, sempre a Rosarno, nel dicembre dello stesso anno.

Un fatto del quale i responsabili non sono gli immigrati bensì i datori di lavoro che sarebbe più indicato chiamare sfruttatori, i quali spremono le loro forze tra uliveti, aranceti, campi di pomodori e circondati da un ambiente ostile, violento, irrimediabilmente marchiato dalla presenza capillare della ‘ndrangheta.

Un contesto in cui il silenzio regna sovrano, che aspettava solo di esplodere in episodi di rivolta indirizzati contro il sistema mafioso, criminale ed economico che li sfrutta, contro il territorio che ospita questo sistema e contro le persone che lo abitano.

Le manifestazioni di Rosarno rappresentano solamente la punta di un iceberg di situazioni e dinamiche complesse all’interno del nostro paese.

La conclusione a cui sono pervenuta analizzando la situazone è presto detta: le ‘ndrine insediate nella zona possono considerarsi soddisfatte, i cittadini di Rosarno salvi e infine gli immigrati spostati chissà dove come se fossero dei pacchi postali.
Maroni ha garantito che il Governo si impegnerà a far rispettare la legalità, senza dimenticare che si tratta comunque di clandestini, come se schiavizzare i clandestini fosse lecito e, quindi, meno grave del non essere muniti di un permesso di soggiorno.
Esistono leggi e contratti per tutelare i diritti dei lavoratori, ma queste leggi di fatto vengono annullate dall'attuale legislazione sull'immigrazione che paradossalmente invece di tutelare colui che denuncia situazioni di sfruttamento, rischia l’espulsione e l’incriminazione per il “reato di clandestinità” se privo di permesso di soggiorno.
Questo è il senso della Bossi-Fini e del sistema normativo che su di essa si è incentrato: produrre illegalità e disuguaglianza.
Ci sarrebero altre problematiche da affrontare sempre inerenti alla tema però mi rendo conto che non possono essere trattate interamente via mail.
Aspetto altri preziosi contributi in merito alla questione.
A presto

 

Gennaro 21 gennaio

linko tre parti di un video sui "fatti" di Rosarno come contributo agli interventi sul tema

Il tempo delle arance: immigrati e apartheid a Rosarno - Parte 1 di 3

Il tempo delle arance: immigrati e apartheid a Rosarno - Parte 2 di 3

Il tempo delle arance: immigrati e apartheid a Rosarno - Parte 3 di 3

www.youtube.com

Video realizzato il 9 gennaio 2010, durante il pogrom anti-immigrati e le deportazioni di massa seguite al ferimento di quattro braccianti africani e alla conseguente rivolta dei migranti

 

Francesco 26 gennaio

il dibattito sui fatti di Rosarno lo chiudiamo (virtualmente) sabato 30
poi proverò a riepilogare
grazie intanto a tutti e forza con gli ultimi interventi
ciao

 

Francesco 27/1

Per aggiungere qualche altra considerazione, vorrei ricordare che, quando sono andato in pensione, ho avuto una più chiara percezione dei più grandi problemi (a mio avviso) del mondo di oggi, e tra questi certamente uno dei più gravi è la terribile disuguaglianza fra i "ricchi" e i "poveri" nel mondo, ed è proprio di qui che nascono le migrazioni con le conseguenze che arrivano fino allo sfruttamento e al razzismo in tutte le sue forme.

Un'altra riflessione mi veniva già da parecchi anni sulla schiavitù: quando ero ragazzo e studiavo di queste cose (tipo la tratta degli schiavi) mi sembrava impossibile, e poi naturale che finalmente fosse finita; ma è finita davvero? è mai finita? quando ho studiato delle condizioni di lavoro degli operai (comprese donne e bambini) della I industrializzazione, ho cominciato ad avere dei dubbi, e aggiungendoci la situazione nelle varie colonie, e l'immigrazione clandestina in Italia, ho capito che spesso le cose cambiano solo nome e qualche aspetto esteriore, ma la realtà è sempre quella...

Tante cose sono già state dette, penso che è bene rimetterle insieme, e mi scuserete se lo farò io e quindi inevitabilmente come va bene a me, ma chiunque lo faccia vede sempre le cose dal suo punto di vista.

E visto che stiamo chiudendo questa discussione, pensiamo alla prossima, senza trascurare le iniziative di cui vi parlo in Erasmo-Informa.

... e fatemi gli auguri, che domani è il mio compleanno!

ciao a tutti

 

Eugenio 28/1

COMINCIO CON MOLTISSIMI AUGURI (PERALTRO RICHIESTI) PER FRANCESCO!

Non so se tecnicamente mi inserisco sulla "centrale di smistamento" degli interventi su Rosarno; in ogni caso affido all'ultrasessantenne il compito di far circolare il messaggio. Il mio intervento arriva dopo la visita del Presidente Napolitano, illuminante per quanto riguarda alcuni significativi passaggi, soprattutto quelli relativi all'incapacità di prevenire gli incidenti.

La vicenda illustra "al meglio" la mancanza di preparazione e le lacune con le quali affrontiamo - al centro ed in periferia - i complessi fenomeni socio - economici di questo periodo. La questione immigrazione è soltanto uno dei tanti problemi che non riusciamo ad analizzare con cura per una soluzione adeguata.

Non abbiamo invece molto tempo a disposzione per evitare il ripetersi e l'aggravarsi di questi fenomeni; il consueto coro di "lo stato ci ha abbandonato", "le risorse non sono sufficienti", ecc ecc. appare quanto mai inadeguato ed ipocrita. 

 

I fatti erano noti da tempo e tutti gli "attori" avevano cercato di contribuire, in qualche modo, a tenere sotto controllo il problema. Ciò che invece è mancato è stato un intervento concertato e condiviso, basato su linee guida meditate e basate sulla realtà del fenomeno. Gli sforzi di qualche agricoltere - industriale "buono", di famiglie caritatevoli, di associazioni di volontariato e perfino di qualche "pezzo" delle istituzioni si sono rivelati insufficienti a far fronte al dramma di lavoratori "venuti dal nulla e scomparsi nel nulla". Le loro tracce sono svanite sotto le ruspe che hanno demolito il campo occupato da mesi.

Anche i numeri degli immigrati presenti, molti con regolare permesso di soggionro, sono ancora "ballerini": a conferma che si è preferito affrontare i singoli casi anzichè impostare un intervento di più ampio respiro, con la partecipazione di organismi pubblici e di privati.

COROLLARIO A Lauria - ma l'osservazione vale per gran parte dei nostri Comuni - qualcuno sa con esattezza quanti "stranieri" lavorano (badanti, operai edili, ecc. ecc) nelle nsotre famiglie e nelle nostre aziende? Abbiamo informazioni sulla loro area di provenienza? Una risposta positiva a tali domande permetterebbe,  ad esmepio, di immaginare iniziative mirate a coinvolgerli in qualche attività di gruppo per farli uscire dall'isolamento al quale sono a volte costretti. 

CARI SALUTI PER TUTTI -

 

anna chiara 29/1

AUGURI PROF!! Sono 30, vero??
Comunque credo sia arrivata l'ora del mio intervento dal momento che la discussione sta per chiudersi!
La questione di Rosarno mi ha profondamente scossa! Scossa perchè all'inizio non mi ero resa conta della gravità della situazione, delle condizioni in cui fossero costretti a vivere gli emigrati, del dramma in cui erano immersi! Sfuttamento, schiavitù, non rispetto dell'altro ... ma non è solo questo! è anche una prevedibile conclusione dell'assenteismo della politica italiana in materia di emigrazione, come ha ricordato mariateresa e come ha fatto anche Bersani! Tuttavia a violenza si risponde con violenza e non posso non giustificare la madre che, insieme ad i suoi figli, è stata braccata dagli immigrati e malmenata e forse sarebbe stata uccisa se non fossero intervenuti degli abitanti del luogo a salvarla! e qui mi trovo d'accordo con rossana, la verità sta nel mezzo!
però, sono trascorse alcune settimane, e già di rosarno non si sente più parlare! già sembra una questione sepolta, anzi addirittura risolta! e intanto i mandarini e le arance nella piana di rosarno, marciscono ...e la popolazione è distrutta ... e il governo è assente ...
bhè, credo di aver riepilogato io, però abbiamo avuto tutti la stessa reazione di desolazione!
nel frattempo vi ricordo che qui a bologna siamo senza sindaco! e già! delbono sembra aver voluto emulare le gesta del cavaliere pier silvio!
bhè! è ancora un pivello! dovrebbe chiedere qualche consiglio per migliorare!
buona notte a tutti
 

Raffaella 30/1

Il Colpo della Strega (coll.femminista) aveva iniziato un percorso sul territorio lauriota per cercare di fare una sorta di "conteggio" delle badanti straniere presenti. Alla fine, non ci siamo riuscite -quindi il mio preambolo può sembrare molto inutile-, ma ci siamo accorte che la maggioranza è polacca e che, ahi noi, queste donne (perchè ovviamente sono donne!) sono emarginate dalla collettività (si vedono in giro la domenica mattina su qualche panchina ai margini della villa comunale)..e, in effetti, ultimamente con la proposta di "mettere in regola" le badanti mi sono chiesta quanti a Lauria l'abbiano fatto..
Inoltre, se ci spostiamo nell'entroterra lucano la situazione è più complessa, molti, infatti, sono i lavoratori stranieri in fabbriche e cantieri non regolari..questo è il prezzo da pagare vivendo in una delle regioni non civiche della nostra cara, razzista Italia..
Al coro citato dall'ambasciatore aggiungerei: stando così le cose, sentendo un premier che dice "meno stranieri meno criminalità", meglio che sto stato ci ha abbandonat..altrimenti qualche atrocità storica si potrebbe riproporre..